Dalla passione per la mineralogia alla valorizzazione della collezione Massimo Raiteri del Museo regionale di Scienze naturali Efisio Noussan
Mi chiamo Michelle Goyet, sono cresciuta a Saint-Christophe ma da circa un anno mi sono trasferita a Gressan. Ho recentemente terminato il mio percorso di studi in Scienze della Natura e dell’Ambiente presso l’Università degli studi di Parma.
Fin dalle scuole medie, ho sempre nutrito una predilezione per le materie scientifiche, che mi ha guidato nella scelta di approfondire questi argomenti, prima alle scuole superiori e in seguito all’università.
Credo fermamente che tematiche come quelle legate all’ambiente e alla natura siano estremamente attuali, interessanti e rilevanti, ed è per questo che ho deciso di orientarmi verso un percorso di studi che mi permettesse di comprendere meglio questi aspetti.
Qual era l’obiettivo scientifico della tua tesi?
L’obiettivo scientifico della mia tesi, intitolata “Valorizzazione delle collezioni mineralogiche del museo di Scienze naturali Efisio Noussan: la collezione Raiteri” e discussa il 19 luglio 2024 presso l’Università di Parma, era quello di studiare e valorizzare una collezione di minerali recentemente donata al museo Efisio Noussan. Attraverso la catalogazione, la classificazione e l’esposizione dei campioni, ho lavorato per creare una documentazione accessibile, utile per fini educativi e divulgativi. Questo lavoro ha offerto nuovi spunti per la conservazione e la valorizzazione museale, rendendo la collezione fruibile al pubblico e anche agli studenti attraverso progetti didattici.
La tesi è stata seguita e supervisionata dalla relatrice Sabrina Nazzareni e dalla correlatrice Francine Valérie Navillod.
Perché hai scelto di svolgere la tesi presso il Museo regionale di Scienze naturali Efisio Noussan?
Sin dal primo anno di università, desideravo svolgere il tirocinio nella mia regione di appartenenza, quindi l’opportunità di realizzare la tesi presso il Museo regionale Efisio Noussan è stata per me un’occasione ideale. Il Museo mi ha offerto diverse possibilità di ricerca, e quando è emersa la proposta di lavorare sui minerali, ho capito che era la scelta giusta. La mineralogia è una disciplina delle scienze naturali che mi ha sempre affascinato e, avendo studiato la sua importanza scientifica, ho ritenuto che sarebbe stato stimolante approfondirla anche in un contesto museale. Questa scelta mi ha permesso di crescere a livello scientifico e lavorativo ma soprattutto di contribuire alla valorizzazione del patrimonio naturale della mia regione.
Puoi descrivere la tua esperienza presso il Museo?
La mia esperienza presso il Museo è stata intensa e formativa.
Ho lavorato per circa quattro mesi alla riorganizzazione della collezione di minerali, occupandomi di creare un catalogo completo, ideare un progetto didattico per le scuole superiori e redigere la tesi. Il lavoro è stato strutturato in diverse fasi, a partire dalla catalogazione dei campioni fino alla loro valorizzazione educativa e museale. La fase di catalogazione è stata la più impegnativa: molti minerali erano difficili da identificare e la maggior parte li avevo conosciuti solo attraverso i libri, rendendo il riconoscimento un processo lungo e meticoloso. Tuttavia, la creazione del progetto didattico è stata una parte del lavoro molto stimolante. È stato altrettanto bello poter partecipare attivamente alle attività del museo, come esposizioni a tema, visite guidate, inaugurazioni, che mi hanno permesso di vivere a pieno il contesto museale e arricchire le mie competenze professionali.
Come si è svolto il giorno della discussione della tesi?
Il giorno della discussione della tesi è stato carico di emozioni contrastanti per me. Sono sempre stata una persona piuttosto timida, e l’idea di parlare in pubblico è sempre stata una sfida. Tuttavia, prima della discussione, sentivo di conoscere molto bene il mio lavoro e questo mi ha dato un po’ di sicurezza.
Durante l’esposizione ero molto emozionata ma anche entusiasta: presentare il mio lavoro, qualcosa in cui avevo investito impegno e passione, mi ha fatto sentire orgogliosa e felice di condividerlo. Al termine della discussione, tutte le emozioni erano positive: ero contenta del risultato, ma soprattutto felice di vedere quanto i miei amici e parenti fossero felici per me. È stato un momento di gioia condivisa, che ha reso quella giornata molto speciale.
Quali ricadute e applicazioni pensi possa avere la tua tesi sulla comunità scientifica di riferimento?
La mia tesi potrebbe avere diverse ricadute sulla comunità museale e scientifica.
Innanzitutto, il catalogo completo della collezione è uno strumento prezioso per i conservatori museali, che possono utilizzarlo come riferimento per la gestione e la conservazione dei campioni.
Il documento creato per l’esposizione, inoltre, è utile agli operatori museali che accompagnano i visitatori lungo il percorso museale e, in futuro, se si optasse di integrare l’elenco nell’esposizione, potrebbe aiutare i visitatori più curiosi a comprendere e apprezzare meglio i minerali esposti, migliorando la loro esperienza di visita.
I metodi di valorizzazione della collezione diventano uno spunto per altre istituzioni scientifiche interessate a valorizzare le proprie raccolte.
Infine, il progetto didattico rappresenta un’opportunità per avvicinare le nuove generazioni alle scienze naturali, alla mineralogia e alla conservazione museale.
Cosa ti ha lasciato questa esperienza in termini di formazione professionale e personale?
Questa esperienza mi ha lasciato una crescita significativa sia a livello professionale che personale.
Dal punto di vista professionale, ho acquisito competenze pratiche nella catalogazione e nella valorizzazione di collezioni scientifiche, un aspetto che non avevo approfondito durante gli studi universitari.
Ho potuto anche sperimentare la creazione di un progetto didattico imparando a trasmettere concetti scientifici complessi a un pubblico giovane.
A livello personale, ho affrontato le mie paure legate al parlare in pubblico, sviluppando maggior fiducia in me stessa. Ho anche potuto collaborare con professionisti del settore partecipando alle attività del museo.
Pensi che questa esperienza influenzerà le tue scelte lavorative future? Rifaresti la stessa scelta?
Per quanto riguarda l’influenza di questa esperienza sulle mie scelte lavorative, non saprei dire con certezza. Sicuramente, il percorso mi ha arricchita sotto diversi aspetti, ma non sono ancora completamente sicura della strada che intraprenderò per il mio futuro. Tuttavia, posso affermare che rifarei sicuramente la stessa scelta. Non ho rimpianti per aver scelto di svolgere il mio tirocinio al museo e sono molto contenta dell’ambiente in cui mi sono trovata, oltre che del risultato ottenuto con la mia tesi.
Foto: Michelle Goyet